giovedì 16 novembre 2017

Gli USA nella buffera dopo lo scandalo dei ‘PARADISE PAPERS’


S’INTENSIFICANO LE EPURAZIONI DEI MAFIOSI KHAZARI MENTRE TRUMP E’ IN SALVO IN ASIA. (“Purge of Khazarian mobsters intensifies as Trump is kept safe in Asia”..)

Il nuovo scandalo denominato ‘ Paradise papers’ dalla ICIJ ( International Consortium of Investigative Journalists), sta facendo tremare un po’ tutto quel mondo intorno a al quale girano gli affari, il danaro, la mafia, la politica … insomma tutte le categorie che proprio con la legalità non sanno convivere.

L’inchiesta, si legge sul web, “fa luce su una delle più grandi fughe di notizie degli ultimi anni, i cui sviluppi potrebbero avere conseguenze maggiori di quelle di WikiLeaks e SwissLeaks”. Detto questo, l’articolo del giornalista Benjamin Fulford, sembra voler affrontare lo scandalo partendo dal suo paese, gli Usa e senza alcuna pietà per i finanzieri che chiama mafiosi racconta come politica e moneta si intreccino a livelli mondiali e come lo smascheramento di personaggi di cui vengono svelati nomi e cognomi stiano producendo i primi effetti.

Non c’è dubbio – dice il giornalista Fulford – che l’epurazione mondiale della mafia Khazara abbia ora raggiunto un punto di non ritorno, con arresti ed epurazioni negli Stati Uniti e in Arabia Saudita.

In Medio Oriente, l’Hezbollah legato all’Iran ora governa effettivamente il Libano dopo che il primo ministro Saad Hariri, fantoccio dell’Arabia saudita, è stato costretto a dimettersi. Le sue dimissioni sono state seguite da epurazioni di centinaia di principi, generali, capi religiosi e altri dal Re Saudita.

Questa epurazione è stata particolarmente importante perché ha tagliato una delle restanti ultime grandi fonti di denaro e potere della mafia di Bush / Clinton. Molti dei principi epurati sono stati legati omosessualmente ai membri della famiglia Bush e ai loro tenenti superiori quando hanno studiato negli Stati Uniti, secondo confessioni di Kay Griggs, moglie di un membro della Società ‘Skull and Bones’ e altri.

E’ così che le fonti del Pentagono hanno descritto il dispiegarsi del giro di vite: “L’epurazione saudita della fazione pedo-terroristica di Bush/clinton, incluso il fratello di Osama Bin Laden, Bakr bin Laden e il principe Anti-Trump, Al-Waleed bin Talal – sono collegati ai documenti relativi agli investimenti nei cosiddetti paradisi fiscali. denominati appunto‘Paridise papers’. Vedi: The Guardian: Paradise Papers

benjamin-fulford
L’arresto di Tony Podesta e la resa di Hillary Clinton.

“Tony Podesta è un potente lobbyista di Washington, il cui fratello John è stato direttore della campagna per Hillary Clinton (Rockefeller) e capo di stato per Bill Clinton (Rockefeller).. Il principe saudita Al-Waleed ha acquistato grandi partecipazioni della Citibank dei Rockefeller.

Le ramificazioni di questi scandali, arresti ed epurazioni si estendono in molte direzioni. Ma se ne vedranno sicuramente ancora in Medio Oriente, in Giappone, in Europa e negli Stati Uniti nei prossimi giorni. Già il segretario del commercio di Trump William Ross, (figlio) risulta implicato nello scandalo dei Paradise Papers. Come anche il magnate canadese Stephen Bronfman, la cui famiglia ha fatto la fortuna vendendo liquori ad Al Capone. Questi nomi sono solo la punta dell’iceberg.

L’inizio della epurazione è stata fatta coincidere con la visita di Trump in Asia in modo da poter proteggere più facilmente sia lui che la sua famiglia da azioni di ritorsione, dicono le fonti del Pentagono e della CIA.

Tuttavia, due segnalazioni separate sono state trasmesse la settimana scorsa riguardo a Trump. Una proveniva da una “fonte vicina alla Corea del Nord” e l’altra proveniva da un ufficiale veterano della CIA che era in Asia. La fonte legata alla Corea del Nord diceva che se Trump avesse tentato di provocare una guerra contro la Corea non avrebbe lasciato l’Asia da vivo.

Da una prospettiva asiatica,infatti, l’epurazione del principe Al-Waleed è interessante perché questi è l’attore principale che trovasi dietro il fondo Saudita di 100 miliardi di dollari concessi al tycoon coreano-giapponese, Masayoshi Son. (businessman e titolare di Softbank). Quet’ultimo è l’uomo d’affari che ha acquistato il ‘ gruppo di investimento Fortress’ legato ai Rockefeller. La ‘Fortress’ possiede la Musashi Engineering, società che costruisce le macchine per le elezioni che rubano i voti per il primo ministro Shinzo Abe e il suo partito.

Questo è quanto dice la CIA in Asia su di lui: “Per quanto riguarda il Masayoshi Son, aspettatevi un attacco di cuore o un suicidio rituale – dovuto naturalmente allo stress. Questo potrebbe essere un regalo di Natale o di Capodanno per il popolo Giapponese“.

Per ora, sebbene l’establishment politica giapponese, ritenendo che sia in gioco la loro sopravvivenza, stia lavorando intensamente per tirare Trump dalla loro parte mentre è in visita nel paese, fonti vicine alla famiglia imperiale dicono che l’Imperatore abbia ricompensato Trump con obbligazioni di circa 9 trilioni di dollari (One Quadrillion Yen’), per gentile concessione di Henry Kissinger.

Questo potrebbe richiedere del tempo per la Washington D.C. Corporation di cui Trump è Presidente, ma il suo vero destino è più probabile che sia deciso in Vietnam dopo l’incontro di Trump con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping.

Le fonti del Pentagono pensano che Xi ora sia l’uomo forte della Cina … Image tuttavia il nuovo regime cinese è pronto ad agire e se il mondo sarà fortunato, i cinesi ignoreranno i bluff dei khazari sull’ l’inizio della III guerra mondiale e costringeranno il mondo al fallimento disturbando e terrorizzando la W. D.C. Corporation.

Il proprietario della D.C. Corporation – la Federal Reserve Board – non ha più Khazari nel suo consiglio di amministrazione ora che Janet Yellen, Stan Fischer e ora William Dudley capo della federal di New York sono stati costretti a scappare. La nuova gestione non-Khazara della Fed continuerà a tenere la borsa, perché il sistema che sta assumendo è in crollo, che lo si voglia o no.

Sembra anche che i Khazariani stiano esaurendo i luoghi da cui rubare l’oro. Si ricorderà che il governo canadese nel marzo del 2016 annunciò che le sue riserve d’oro si erano esaurite.

Nel mese di ottobre, cioè il primo mese dopo che il governo degli Stati Uniti non era riuscito a rispettare il termine di pagamento del 30 settembre, il debito pubblico statunitense è aumentato di 200 miliardi di dollari in un solo mese, mentre 960.000 persone hanno lasciato la forza lavoro. http://www.zerohedge.com/news/2017-11-03/people-not-labor-force-soar-record-954-million-968000-drop-out-one-month.

Questo stesso governo sta facendo finta che la sua consociata portoricana non abbia l’elettricità a causa di un uragano e non perché non è in grado di pagare le proprie bollette elettriche. Nel frattempo, nonostante il crollo dell’economia reale, il mercato azionario continua a raggiungere nuovi livelli, grazie in gran parte all’acquisto della banca centrale svizzera dei Rothschild.”

Kushner con i sauditi
Da quanto si legge, l’analisi del giornalista Fulford non è certo positiva e la situazione economica degli USA appare più preoccupante di quanto non voglia dare a vedere al mondo. Una guerra con potenze che nel frattempo hanno raggiunto livelli economici, tecnologici e militari alquanto avanzati potrebbe rappresentare per una America che con le guerre ha voluto spadroneggiare per troppi anni, un rischio, se non addirittura una catastrofe.
 

Tuttavia alcune domande rimangono senza risposta. Perché il genero di Trump ha fatto visita al re Salman il quale ha successivamente sequestrato il ministro libanese Hariri e ha epurato i nemici sauditi di Trump come lo è il principe AL Waleed?

L’impressione che l’Arabia Saudita stia scaricando il gruppo Bush/Clinton per una nuova alleanza con Trump sembra molto più realistica visto che anche l’ Isis si è già trasferito in Afghanistan tra le proteste di Karzai. Sta Trump preparando la guerra all’Iran e alla Russia? E cosa farebbe La Cina se ciò accadesse.? Che sia ancora Kissinger a dettare l’agenda?

Elena Quidello

Fonte: Benjamin Fulford
https://www.controinformazione.info/gli-usa-nella-bufera-dopo-lo-scandalo-dei-paradise-papers/ 

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